Attento e fedele allievo, questo nuovo Sancho difende il genio anti-convenzionale del suo don Chisciotte. Ma il Cavaliere della Mancha, lontano da una restituita saviezza, è ora errante in un percorso di convalida sociale, avendo abdicato alla sua capacità critica per seguire più comodi pensieri ed opinioni “copia e incolla”. Sancho proverà a riportarlo in sella per condurlo a nuove imprese. Avventure fatte di scelte difficili, percorsi ad ostacoli, continue sfide. Tale è il prezzo per ritrovare un pizzico della perduta epicità, della sua creatività immaginifica. Così Sancho contenderà il suo don Chisciotte alla società, quella società omologante ed escludente e per questo arida di umanità, che è rappresentata dalla personalità corrotta e corruttibile di un Ballanzani – Lambrazzi, personalità indefinibile in quanto liquida, capace di adeguarsi alle circostanze ed alle convenienze del momento, all’uso di pensieri prêt-à-porter usa e getta, anche a costo dell’irragionevolezza.